Iannuzzi GL, Maniscalco M, Elia A, Scognamiglio A, Furgi G, Rengo F.
Pubblicato sulla Rivista Scientifica "Medical Hypotheses".
2018 May;114:35-39. doi: 10.1016/j.mehy.2018.03.003. Epub 2018 Mar 5. PMID: 29602461.
L'ipertrofia ventricolare sinistra (LVH) è un fattore di rischio cardiovascolare ben consolidato, che spiega un aumento della mortalità morbosa cardiovascolare, sebbene l'entità e il tipo di LVH potrebbero influenzare gli esiti cardiovascolari è in gran parte sconosciuto. Ipotizziamo che un lieve LVH in assenza di dilatazione della camera ventricolare sinistra (LV), possa svolgere un ruolo protettivo nei confronti della capacità funzionale, dell'esito clinico, della morbi-mortalità cardiovascolare e totale in condizioni in cui la funzione sistolica del VS è generalmente ridotta.
Secondo molte osservazioni epidemiologiche, la disponibilità di extraquota di funzione sistolica potrebbe portare ad un significativo miglioramento dell'outcome finale di alcune tipologie di cardiopatici, come quelli sottoposti a bypass-innesto, dove lo stress per il cuore e il sistema cardiovascolare è sempre elevato
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